
Negli ultimi 20 anni il modo in cui facciamo shopping è cambiato radicalmente: siamo partiti dal perdere intere giornate in giro per negozi e siamo arrivati a navigare su store online comodamente da casa; poi ci hanno presentato le app per gli smartphone, più rapide a colpire dritto nel segno, e abbiamo dimezzato i tempi d’acquisto.
La nuova frontiera? Comprare utilizzando i social network. O meglio, le pagine ufficiali degli store, presenti sui social network: oggi si parla di Social Commerce.
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Lo scenario attuale del Social Commerce
Facebook è sicuramente un pioniere in questo nuovo trend commerciale, tanto da aver creato un movimento di f-commerce (facebook commerce): chatbot che rispondono automaticamente alle nostre richieste, ricerche dei prodotti già impostate sui nostri interessi e possibilità di pagare direttamente tramite messenger sono solo alcune delle funzioni date dalla piattaforma statunitense ai venditori. Di recente, Ebay e Facebook hanno unito le forze per migliorare l’aspetto commerciale sul social network di Mr. Zuckemberg.
Cosa succede se poi Facebook acquista Instagram? Semplice, social shopping tramite le stories, grazie al quale la piattaforma di condivisione foto più utilizzata al mondo vuole diventare un vero e proprio one-stop.shop.
Perchè le due piattaforme sono, in teoria, l’una indipendente dall’altra ma, in pratica, condividono aggiornamenti e features.
A fare e-commerce sui social non ci sono solo Instagram e Facebook: anche Pinterest, piattaforma meno nota in Italia ma di grande utilizzo negli Stati Uniti, ha recentemente ideato la creazione di veri e proprio online store grazie alla particolarità della sua interfaccia, basata sulle foto dei prodotti in vendita.
Certamente il fenomeno del social network shopping non è da relegare al semplice tasto “Compra qua” presente sulle pagine: la fetta del social shopping in Italia fa si che il 40% dei prodotti Amazon grazie alle campagne Ads presenti sui social, il 38% scopre i nuovi brand su Facebook e il 37% acquista prodotti su Instagram.
Conoscere i consumatori
Il motivo per il quale questo tipo di commercio 2.0 funziona è molto semplice: il web studia i suoi utenti e il comportamento del consumatore durante la navigazione, bombardandolo di avvisi pubblicitari creati ad hoc sui suoi interessi e sulle sue passioni.
Quando vi capita di vedere una pubblicità su un prodotto che avete ricercato giorni prima, è lì che avviene la magia del web: il mercato vi conosce e sa che quell’articolo vi interessa, vi serve soltanto una spintarella per decidervi ad acquistarlo.
Lo shopping social è un potente mezzo visto da entrambi i lati: i consumatori possono avere un rapporto diretto con i venditori che, a loro volta, avranno a disposizione informazioni più dettagliate sui loro clienti. Una ruota in continua rotazione, per creare un nuovo modo di fare marketing in un’era in continua evoluzione.
Da acquirenti a venditori: come fare?
Avete deciso di diventare voi stessi commercianti dopo avete studiato i social commerce trends e vi sentite pronti a lanciare il vostro social e-commerce? Ecco alcuni spunti:
- Selezionare il social: dove vuoi iniziare a vendere? Su Facebook, su Instagram o sul più di nicchia Pinterest?;
- Utilizzare le campagne pubblicitarie: gli ads di cui parlavamo prima sono fondamentali per pubblicizzare i vostri prodotti e portarli al pubblico;
- Impostare chatbot di risposta: Non pensate siano inutili, poichè vi faranno risparmiare tempo e denaro dando risposte mirate alle domande dei vostri clienti.
Aprire un’ e-commerce può rivelarsi la scommessa giusta sul quale puntare: il canale diretto compratore-venditore è la chiave per costruire un rapporto di fiducia duraturo e funzionale da entrambi i lati.
Ora avete un’idea di base sul come iniziare a vendere tramite i social network ma fate attenzione: il web è in costante evoluzione e lo sono anche piattaforme come quelle citate, rimanere aggiornati e pronti è un dovere.
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