Che cosa significa outbound marketing? Leggi questo articolo se vuoi sapere come funziona e quali sono vantaggi e svantaggi.
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Outbound marketing: cos’è
Quante volte, guardando un programma che ti piace in televisione, sei stato interrotto da una pubblicità? Se guardi la tv, probabilmente ti capita sempre, proprio come succede alla maggior parte delle persone. Questo tipo di advertising fa parte di ciò che viene definito outbound marketing, anche chiamato marketing di interruzione. Il termine deriva dal fatto che questa particolare tecnica pubblicitaria va bruscamente ad interrompere ciò che l’utente sta facendo o guardando, cercando di attirare l’attenzione su di sé.
Il marketing oubound vede le sue origini da prima dell’avvento di internet, in un periodo in cui la pubblicità era unicamente direzionale. Prima del digital marketing infatti, i messaggi comunicativi venivano veicolati attraverso la radio, la televisione e le riviste e si trattava esclusivamente di una comunicazione denominata uno-a-molti.
Ad oggi, come possiamo notare ad esempio accendendo la televisione, le tecniche di outbound non sono state del tutto abbandonate, ma sicuramente non rappresentano più il principale metodo comunicativo su cui fare totale affidamento.
Inbound e outbound marketing
Qual è la principale differenza tra inbound e outbound marketing? Come abbiamo sottolineato, l’outbound prevede una comunicazione esclusivamente unidirezionale, che solitamente interrompe ciò che l’utente sta guardando o sentendo per farsi spazio. L’inbound marketing invece è l’esatto opposto, in quanto pone la sua attenzione esclusivamente sul consumatore. I contenuti creati per i messaggi promozionali sono creati ad hoc per il proprio target e non vanno a disturbare l’utente nel bel mezzo di un’azione.
L’outbound marketing ha funzionato bene per un determinato periodo ma, con l’avvento di internet e dell’online marketing, le richieste del mercato sono cambiate. Le persone ora si aspettano una pubblicità che sia il più possibile personalizzata sui propri interessi e che non vada bruscamente a disturbarle.
L’inbound marketing punta ad avere un importante valore comunicativo per chiunque riceva il messaggio. L’outbound si limita invece a mostrare il prodotto o servizio, elencandone le caratteristiche senza trasmettere nessun messaggio personale. La differenza principale quindi è l’approccio al cliente: da una parte una comunicazione generalista, dall’altra un’attenzione particolare a veicolare il messaggio giusto al target giusto.
Comunicazione outbound: i vantaggi
Nonostante il marketing outbound sia sempre di più messo da parte, per anni ha comunque funzionato perfettamente, mostrando alle persone le più disparate pubblicità. Proprio per questo motivo, la comunicazione outbound ha anche diversi vantaggi, per i quali viene ancora utilizzata:
- Poter raggiungere utenti che sono offline: non tutte le persone sono propense all’uso di internet, come ad esempio le persone più anziane, per niente abituate ad usare cellulare o computer. Il marketing outbound permette di arrivare anche a queste tipologie di persone, attraverso l’uso di volantini, brochure ma anche i semplici spot televisivi che si consumano durante i programmi.
- Raccogliere clienti: l’outbound marketing si concretizza anche attraverso le classiche telefonate “a freddo”. Benché ormai la maggior parte della gente non sia propensa a fidarsi della sola telefonata, in alcuni casi si rivela un ottimo modo per trovare contatti inattesi da trasformare poi in clienti.
Comunicazione outbound: gli svantaggi
Tra i motivi per cui le tecniche di outbound marketing sono state maggiormente messe da parte, troviamo evidenti svantaggi:
- Costi più alti dell’inbound: il digitale ha costi decisamente meno sostenuti rispetto alla stampa di volantini e brochure. Anche gli spot televisivi e radiofonici non possono competere per quanto riguarda il costo del servizio.
- E’ difficile calcolare il ROI (acronimo di Ritorno di Investimento), in quanto gli utenti non possono essere tracciati.
Lo svantaggio principale rimane in ogni caso la peculiarità più grande dell’outbound marketing: quella logica di interruzione che va a disturbare gli utenti, rendendoli più ostili alla fruizione del messaggio pubblicitario.
Marketing inbound e outbound: conclusioni
Se ora ti stai chiedendo quale tecnica di marketing è meglio utilizzare nel tuo lavoro, la risposta è sempre dipende. Nonostante sia stato più volte ribadito quanto il marketing di interruzione non sia più estremamente popolare, potrebbe essere un ottimo mezzo per raggiungere persone nuove. Come nella maggior parte dei casi, la scelta deriva da tanti fattori, come ad esempio il tuo mercato di riferimento, il target a cui ti rivolgi, i prodotti e servizi che offri. Valuta sempre i pro e i contro di ogni opzione.
Se vuoi far crescere il tuo business in maniera sicura, rivolgiti a dei professionisti, i quali sapranno consigliarti su quale strategia adottare grazie ad un’accurata analisi del tuo lavoro.
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