Spesso si è portati a credere che la leadership aziendale corrisponda con un ruolo di comando: niente di più sbagliato!
Si tratta di un concetto molto più sottile, elaborato e complesso che con gli anni si è evoluto fino a raffinarsi e ottenere una definizione specifica, oltre che delle tipologie ben definite di leadership in un contesto aziendale.
Avere un leader con il giusto mindset all’interno della tua attività può davvero fare la differenza!
Indice contenuti:
Leadership aziendale: definizione e importanza
Se una volta si pensava al leader di un’azienda come al suo capo o titolare, oggi le cose sono molto cambiate. Si può definire la leadership aziendale come il processo sociale interno all’ambiente lavorativo, che porta un individuo a influire sui pensieri, i comportamenti e le scelte degli altri membri del team.
Questo non significa che sia una posizione di potere assoluto, in cui un unico soggetto pretende che si faccia a modo suo, tutt’altro: si tratta di un riconoscimento unanime di ogni membro basato su concetti di fiducia e stima nei confronti del riconosciuto leader.
Se il leader aziendale che organizza il lavoro di squadra all’interno del tuo business è dispotico e pretende di amministrare il team attraverso politiche di paura, allora si tratta di una leadership aziendale completamente errata che porta solo a incomprensioni, problemi e insoddisfazione! Di questo parleremo più avanti, però.
Con questo articolo capirai bene l’importanza di avere un leader aziendale all’interno della tua azienda, se non addirittura di esserlo tu stesso!
Un team affiatato e ispirato da una figura carismatica che è stata in grado di meritarsi la fiducia e l’ammirazione da parte di ogni altro membro, è indispensabile quando si costruisce un ambiente di lavoro sano, funzionale e produttivo.
Leadership aziendale: cosa NON è
In filosofia, per chiarire concetti sottili e complessi come quello di leadership aziendale definizione, si cerca innanzitutto di chiarire di cosa NON si sta parlando, per evitare incomprensioni e fraintendimenti.
Per cui ecco qui cosa non si intende con leadership aziendale:
- La leadership aziendale NON è management: certamente, spesso e volentieri la figura del manager e quella del leader si ricalcano, ma non è così ovvio e scontato. Il manager è colui che supervisiona il lavoro del proprio reparto e ne amministra le risorse tramite ragionamenti prettamente economici o funzionali; al contrario, il leader è colui che lavorando in un team riesce a individuare le capacità specifiche di ogni membro e le mette in relazione al fine di creare una perfetta sinergia lavorativa volta a un unico obiettivo comune.
- La leadership aziendale NON è anzianità: ancora una volta, la credenza più comune è che chi ha più esperienza sia matematicamente un buon leader e ancora una volta è sbagliato pensarla così. Avere molta esperienza e molte conoscenze non significa essere in grado di insegnarle, tramandarle e ispirare le persone.
- La leadership aziendale NON si acquisisce con un titolo di studio: soprattutto fino a una decina di anni fa, erano molti coloro che ti promettevano di farti diventare un incredibile leader aziendale, alla modica cifra che chiedevano per seguire il loro corso completo di certificato finale! Niente di più assurdo: la leadership aziendale non è qualcosa che si impara, ma qualcosa che si matura, si allena con la pratica. Oltre al fatto che si basa sempre su doti relazionali innate, per cui c’è chi farà meno fatica e chi ne farà di più, ma chiunque può diventare un leader se è quello che vuole e se si impegna: non di certo seguendo un corso!
Leadership aziendale e le sue tipologie
Ora che abbiamo capito cosa è e cosa non è la leadership aziendale, possiamo proseguire con le sue tipologie.
A riconoscere i famosi tipi di leadership in azienda è stato lo psicologo statunitense Daniel Goleman. Per determinarli si è basato sulle diverse personalità carismatiche, incrociandole alla cultura aziendale di riferimento.
Leadership aziendale: il democratico
Il leader democratico è in grado di creare un ambiente rilassato e partecipativo, questo perchè prima di ogni decisione chiede il parere dei suoi colleghi e ne ascolta le motivazioni. In questo modo ogni membro del team ha la possibilità di partecipare e di responsabilizzarsi.
A beneficiarne è prima di tutto la produttività aziendale che con questo clima è incentivata. Ognuno è interessato a portare a termine il suo lavoro nel migliore dei modi senza sentire il peso di un impiego che non gli appartiene o che non gli riesce bene come altri.
Leadership aziendale: il coach
La grande capacità di un coach-leader è quella di riuscire a focalizzarsi su un obiettivo comune e motivare i propri colleghi a raggiungerlo insieme, esattamente come una squadra sportiva affiatata!
Con lo stesso interesse con cui analizza e riconosce un obiettivo ben definito, è in grado di capire quali sono i desideri e le motivazioni di ogni persona che lavora con lui; grazie a questa sensibilità riesce a ottimizzare il lavoro posizionando ogni membro del team nel suo ruolo migliore. In questo modo le competenze di ognuno migliorano e i risultati (e profitti) aumentano.
Leadership aziendale: l’armonizzatore
Dal nome che gli è stato dato, si intuisce fin da subito quale sia il suo punto forte: l’armonia che riesce a creare all’interno della propria squadra di lavoro!
Per farlo, che se ne renda conto o meno, il leader dell’armonia ha ottime capacità relazionali, tanto che riesce a intuire eventuali fastidi tra colleghi e si propone per aiutarli a risolverli.
In questo modo aiuta l’intero staff a creare dei veri legami basati su fiducia e rispetto che rendono il lavoro ispirato e migliore dal punto di vista qualitativo.

Leadership aziendale: l’esigente
In questo caso non si tratta sempre di una figura positiva. Al contrario, spesso e volentieri, il leader esigente è colui talmente focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi da pretendere dai propri colleghi e dipendenti rapidità e perfezione, costruendo un ambiente di lavoro fatto di frustrazione e insoddisfazione. Questo solitamente si riflette sull’andamento dell’azienda, portata all’insuccesso.
Perchè te ne sto parlando, allora? Perchè non è detto che si tratti di una figura negativa: è raro in questi casi, ma non impossibile, che il leader esigente sia anche colui in grado di dare una motivazione valida (e magari particolare per ognuno) per poter giustificare le pretese di precisione e rapidità di esecuzione.
Questo porta ovviamente a un luogo di lavoro meno teso e molto produttivo!
Leadership aziendale: l’autoritario
Se ricordi bene, all’inizio ti ho parlato di un leader che pretende ordine attraverso una politica del terrore, purtroppo, in questo caso, si tratta di una figura estremamente negativa.
Il leader autoritario non intende dare la possibilità ai propri dipendenti di partecipare alle decisioni, di avanzare dubbi o idee né di modificare l’esecuzione. Al contrario, impone le proprie regole, la propria vision e le proprie certezze pretendendo che siano seguite alla lettera e senza alcuna titubanza.
La limitatezza del leader autoritario non si ferma qui: è ancora una volta lui a imporre un clima di paura che porta gli altri membri a non prendersi responsabilità, a peggiorare in termini di qualità del lavoro oltre a creare evidenti asimmetrie nelle relazioni che rendono difficile la collaborazione.
Le regole che impone vengono seguite senza conoscerne la reale utilità o senza essere condivise e per questo motivo, quando il leader autoritario non è nei paraggi, non è certo che vengano rispettate.
Si tratta di una figura deleteria e potenzialmente distruttiva sia per il team che per l’azienda intera, per questo motivo sarebbe meglio evitare figure di questo tipo all’interno del proprio staff.

Leadership aziendale: come svilupparla
Sicuramente, leggendo le descrizioni dei diversi tipi di leader, ti sarà venuto in mente qualcuno che conosci che appartiene a una o a un’altra categoria.
Inoltre, probabilmente, ci sarà stata una figura che ti è piaciuta più delle altre e che vorresti essere in grado di rappresentare per il tuo team.
Come ti ho detto, le tipologie di leadership partono da caratteri e comportamenti innati in noi, per cui non posso dirti con sicurezza che sarai o meno in grado di diventare il leader aziendale dei tuoi sogni. Quello che posso fare, è lasciarti qualche piccolo consiglio per migliorare le tue doti di leadership aziendale e farti il mio più sincero augurio.
Ecco i consigli per migliorare la tua leadership aziendale:
- Cerca di agire nel migliore dei modi, così da diventare un esempio per gli altri;
- Comunica in maniera schietta e trasparente;
- Mantieni una posizione imparziale per poter avere una visione più accurata;
- Impara ad ascoltare;
- Riconosci e dedicati a obiettivi mirati;
- Pianifica il lavoro;
- Sii deciso, empatico e non dimenticare di essere rilassato e divertente quando la situazione te lo permette!