Google Ads, nato come Google Adwords, nel 2018 ha cambiato nome e ha implementato alcune funzioni che lo rendono, ad oggi, uno strumento molto utile per aumentare la visibilità del tuo sito in maniera “strategica”.
Nonostante sia molto conosciuto, non è semplice da impostare e utilizzare. In questo articolo ti spiegherò Google Ads cos’è, quali sono le sue funzioni, come sfruttarlo al meglio e quali obiettivi ti può aiutare a raggiungere.
Indice contenuti:
Cos’era Google Adwords e come è cambiato in Google Ads
Google Adwords, storico servizio di advertising dell’omonima società nasce il 23 Ottobre 2000. Ma che cos’è Google Adwords? La piattaforma aveva quasi tutte le funzioni che ha oggi, ma era molto più limitata, sia per quanto riguarda le possibilità di impostazione degli annunci, sia per le capacità di riconoscere gli utenti a cui apparire, inoltre era anche molto meno intuitiva da utilizzare a livello di UX.
Quando, nel 2018, Google Adwords ha subito il processo di rebranding che lo ha reso il Google Ads che tutti conosciamo, lo ha fatto per intervenire e migliorare soprattutto l’intercettazione dell’utente in tutte le fasi del customer journey, diventando molto più performante e certamente un ottimo investimento per le aziende.
Cos’è Google Ads e perchè è importante
Sembra banale specificarlo, ma è importante sottolineare che Google è il motore di ricerca più utilizzato dagli italiani e non solo. Prima di ogni acquisto un utente su due cerca informazioni sul prodotto, servizio o sull’azienda su internet. Questo accade sia quando si vogliono fare acquisti online che prima di recarsi in negozi fisici.
Questi motivi ti bastino per capire quale potenziale sia nascosto dietro agli annunci di Google Ads. Ma che cos’è Google Ads? Si tratta di una piattaforma online, prodotto dell’omonimo motore di ricerca, che ti permette di posizionare i tuoi annunci di vendita tramite la SEM oppure tramite banner e video. Basti pensare che la piattaforma video più utilizzata al mondo è YouTube sempre di proprietà di Google.
Come funziona Google Ads: tipologie ed esempi
In base ai tuoi obiettivi, Google Ads ti permette di pianificare diverse tipologie di campagne. Vediamo quali sono e quando sono più o meno utili.
Campagne Rete di Ricerca
Se il tuo obiettivo è quello di aumentare le vendite o di fare lead generation, allora questa è la modalità che fa per te. Questa campagna mostra gli annunci tra i primi risultati dopo una ricerca sul browser. In questo caso c’è bisogno di ideare i propri annunci di testo facendo ben attenzione alle keyword utilizzate, perchè Google mostrerà i tuoi contenuti solo agli utenti che hanno avviato una ricerca coerente.

Campagne Rete Display
Se sei in cerca di maggiore visibilità allora dovresti affidarti a questa tipologia. In questo caso i tuoi annunci verrano visualizzati all’interno dei siti web partner. Gli annunci display potranno apparire sia per interessi che impostiamo in fase di realizzazione campagna, sia per comportamento degli utenti (remarketing).

Campagne Shopping
Il loro punto forte è quello di intercettare potenziali clienti che sono già predisposti all’acquisto. Ovvero coloro che hanno un bisogno o magari conoscono già la tua azienda e/o i tuoi prodotti e quindi fanno una ricerca mirata. Per questo motivo sono ottime per obiettivi di vendita. In questo caso potrai caricare i tuoi prodotti sul Merchant Center e far sì che appaiano in SERP, nella maggior parte dei casi a destra oppure in alto sopra agli annunci di ricerca.

Campagne Video
Le campagne Video mostrano annunci direttamente sulla piattaforma YouTube. Possono comparire prima, durante o dopo un video. A seconda della tipologia selezionata possono essere visualizzati obbligatoriamente o “skippabili” dopo un certo numero di secondi. Sono visibili su tutti i dispositivi, persino su Smart TV.

Campagne di Gmail
Esiste anche questo tipo di annuncio che compare nella casella di posta Gmail, sotto forma di email, ed è ovviamente rappresentata da solo testo. Sono un ottimo esempio di pubblicità targettizzata.

Gli obiettivi raggiungibili con Google Ads
Attraverso le campagne Google Ads si possono raggiungere grandi risultati, ma proprio per questo è necessario porsi degli obiettivi distinti nei diversi passaggi del processo di marketing.
Vediamo insieme i possibili obiettivi raggiungibili con il canale dedicato alla pubblicità di Big G:
- Brand Awareness: le campagne Display e Video sono molto utili in questa fase iniziale del funnel di vendita (anche chiamata TOFU a.k.a. Top of the Funnel). Dei banner graficamente accattivanti o dei video possono catturare l’attenzione degli utenti targettizzati e lavorare sulla considerazione del brand.
- Lead Generation: le campagne sulla Rete di Ricerca possono essere molto utili per effettuare in modo efficiente il processo di lead generation in questa fase media del funnel (chiamata anche MOFU a.k.a. Middle of the Funnel)
- Remarketing: grazie al pixel dedicato ed integrabile con tutti i siti web, lo strumento sarà utilizzabile in questa fase MOFU molto importante nel processo di vendita. Con il termine remarketing si intende appunto l’atto di proporre un annuncio alle persone che hanno già visitato una determinata pagina di un sito web. A patto che si rispettino le norme sulla privacy e cookies policies, questa può essere un’arma di marketing estremamente utile. Obiettivo realizzabile soprattutto con campagne Display.
- Vendita: soprattutto grazie agli annunci su Rete di Ricerca, che rispondono ad una domanda consapevole dell’utente, G.A. può essere un ottimo strumento per ottenere vendite. Questo obiettivo da fase finale del funnel (definita anche BOFU o Bottom of the Funnel) è sicuramente il più ricercato e prezioso.
Keyword e gruppi di annunci su Google Ads
Nel caso di campagne di rete di ricerca e di shopping, abbiamo detto che è importante posizionare i propri annunci dopo un’attenta analisi delle parole chiave più utili e coerenti con il tuo business e l’intent match dei prospects: ma di cosa si tratta?
Quello che consiglio è di fare una semplice analisi rispetto al prodotto o servizio che vuoi promuovere e verificare tramite i suggerimenti di Google quali sono i vocaboli usati più spesso dagli utenti interessati a trovare un’offerta simile alla tua. Per cui, se hai un negozio di ottica, la tua attenzione andrà su keyword come “occhiali + marca” oppure “montature per occhiali” e così via.
Google Ads richiede l’inserimento di parole chiave all’interno dei gruppi di annunci.
Quando realizzi dei gruppi di annunci, Google Ads ti propone degli spazi vuoti da riempire con le keyword che hai scelto e altri da compilare con delle brevi descrizioni. Le parole chiave e le estensioni verranno associate e compariranno come annunci, in base alla tipologia che hai scelto di adottare.
Google Ads: costi e prezzi
Essendo un posizionamento tramite logica SEM e non SEO, ha un costo. Difficile da definire quale sia, si può stimare in base al settore, ai ritorni attesi e al CPC medio delle parole chiave. Tutte parolone difficili per dire che non c’è un costo fisso, va calcolato in base ad una serie di fattori rapportati ai ritorni attesi.
Ricordati anche l’errore più comune che commettono gli imprenditori: avere click non comporta avere clienti, si possono strutturare delle strategie puntare a raggiungere degli obiettivi, ma la certezza matematica non esiste. E soprattutto i primi periodi sono sempre di test per capire cosa funziona e cosa no. Stabilire un budget da dedicare in questa fase è fondamentale!
Troverai spesso articoli che ti diranno che Google Ads è gratutito: non mentono, ma non hanno neanche ragione. Caricare i propri adv sulla piattaforma è si, gratis, ma una volta mandati online avranno un costo che dipenderà dalla quantità di utenti che hanno cliccato su un tuo annuncio (CPC) per avere maggiori informazioni.
Non ti spaventare: si tratta di uno strumento estremamente flessibile e una delle sue funzionalità è quella di poter programmare il budget da spendere.
Facciamo un esempio?
Impostiamo come budget massimo 20 €/giorno.
Il CPC (Costo Per Click) è di 0,50 €.
In maniera molto stringata possiamo dire che il tuo annuncio riceverà 40 click al giorno al massimo. Se ne riceverà solamente 30 quel giorno avrai pagato 15 € anzichè 20 €.
Nonostante ci sia bisogno di investire dei soldi, Google Ads e la SEM in generale, hanno un vantaggio rispetto a un posizionamento guadagnato tramite SEO: i tempi.
Quando si opta per un’ottimizzazione SEO, infatti, passano giorni, settimane e a volte addirittura mesi prima che il contenuto guadagni il suo posto nella SERP. Al contrario, utilizzando la SEM, il posizionamento è immediato.
Per tutti quelli che non si accontentano della risposta precedente stilerò alcune cifre reali ma solo in maniera indicativa.
Per le Piccole Medie Imprese che utilizzano Google Ads, il costo per clic (o CPC) medio per un annuncio è di 1€ / 2€, i quali però possono arrivare anche a 50€ per clic per i settori più inflazionati.
La spesa media annua per le PMI può collocarsi indicativamente tra i 5.000 € e i 15.000 €
Ripetiamo: le cifre sono solo indicative ed è importante chiedere un preventivo preciso che tenga conto dei parametri elencati. Indicativamente per iniziare ad ottenere risultati e non buttar via budget, le cifre partono da 10 €/giorno.
Google Ads e la competizione d’asta interna
Sentirai spesso parlare di aste all’interno di Google Ads, ma cosa significa?
Google Ads posiziona gli annunci basandosi su un sistema simile a quello delle aste. Quando un utente digita la propria query sul motore di ricerca, quest’ultimo avvia l’analisi d’asta che determinerà quali annunci far apparire, in quale posizione e quale sarà il CPC (costo per click) da assegnare a ciascuna inserzione.
I fattori che determinano l’asta sono elaborati da un sistema di punteggi riconoscibile con il nome di Ad Rank, il quale si basa su una formula che valuta l’offerta di CPC, il punteggio di qualità e le estensioni dell’annuncio che hai inserito.
Tendenzialmente, Google Ads premia le inserzioni che ritiene maggiormente coerenti con l’intento dell’utente, per cui, ancora una volta ricorda: le keyword che scegli sono determinanti!
Monitorare le proprie campagne su Google Ads
Hai scelto la modalità migliore per il tuo obiettivo, hai impostato le tue campagne e fissato un budget, ma funzionerà?
Una volta che le tue inserzioni saranno online, è bene monitorare il loro andamento e intervenire nel caso in cui non stiano avendo il risultato sperato.
Per poterlo fare, il metodo più efficace e preciso è quello di valutare bene e fissare delle KPI utili e specifiche che possano darti un feedback sull’andamento del tuo investimento su Google Ads.
Potrai tracciare tutto con la piattaforma stessa, ma il mio consiglio è impostare tutto con Google Analytics, in maniera da seguire l’utente in ogni fase digitale del customer journey.
Google Ads: funziona davvero?
Come sicuramente avrai capito, impostare al meglio questo strumento è più complicato di quanto non ci si aspetti. Ovviamente, se sarai in grado di farlo, i tuoi obiettivi saranno raggiunti e i tuoi sforzi ripagati!
Considerato che si tratta di un servizio a pagamento, però, il mio consiglio è quello di prendere del tempo per riflettere e fare una piccola analisi SWOT prima di iniziare.Se invece preferisci prendere decisioni più razionali e che sicuramente aumenteranno la percentuale di riuscita in maniera esponenziale, ti consiglio di affidarti a chi si occupa di marketing e advertising di lavoro. La riuscita delle campagne dipende all’80% da come viene impostata la strategia, non da come viene settato lo strumento.