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Come diventare libero professionista

da | Mag 22, 2021 | Strategy

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Sogni l’indipendenza professionale e senti di essere portato per quel particolare mondo? Hai un’idea di business vincente e vuoi metterla in pratica avendo come unico capo te stesso? Sei nel posto giusto! Se ti stai chiedendo come diventare libero professionista, siamo qui per aiutarti.

Come diventare libero professionista

Può capitare che, ad alcune persone, il lavoro da dipendente stia troppo stretto. Orari, mansioni da svolgere in un determinato periodo, il capo che pretende… alla lunga possono stancare e la voglia di dire “basta” diventa tanta. Così tanta che a volte si può decidere di diventare libero professionista, mettendosi a lavorare per conto proprio.

Ma chi è, effettivamente, un libero professionista? Chiamato anche con il termine inglese di freelance, la Treccani riporta questa definizione: ” chi esercita una professione liberale in modo indipendente, senza rapporto di subordinazione nei confronti dello stato o di un datore di lavoro“. C’è poi da chiarire anche la differenza con il termine “lavoratore autonomo”, che invece può indicare sia un libero professionista che un piccolo imprenditore.

Le categorie dei liberi professionisti

Secondo il marketing previdenziale, esistono diverse categorie di lavoratori che possono rientrare nei liberi professionisti:

  1. Agronomi
  2. Architetti
  3. Artisti
  4. Attuari
  5. Avvocati
  6. Biologi
  7. Chimici
  8. Consulenti del lavoro
  9. Consulenti di direzione
  10. Consulenti di formazione
  11. Dottori commercialisti
  12. Farmacisti
  13. Forestali
  14. Formatori
  15. Geologi
  16. Geometri
  17. Giornalisti collaboratori continuativi
  18. Ingegneri
  19. Medici
  20. Medici di famiglia e guardie mediche
  21. Medici specialisti esterni
  22. Notai 
  23. Odontoiatri
  24. Periti agrari
  25. Periti commerciali
  26. Periti industriali
  27. Pittori
  28. Psicologi 
  29. Ragionieri
  30. Scultori
  31. Spedizionieri
  32. Veterinari
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Quattro vantaggi del diventare libero professionista

Ora che hai un’idea più precisa di ciò che significa essere libero professionista, vediamo quali sono i vantaggi più grandi:

  • Equilibrio tra vita privata e lavoro: potendo gestirti liberamente, potrai scegliere sia dove che quando lavorare. Per riuscire a raggiungerlo ci vuole comunque una buona dose di capacità organizzativa, specialmente all’inizio.
  • Non hai un capo a cui dare conto di quello che fai o a che ora inizi a lavorare.
  • Hai la possibilità di guadagnare di più di quanto otterresti da dipendente.
  • Puoi scegliere i progetti su cui lavorare.

Quattro svantaggi del diventare libero professionista

Non solo soldi e divertimento, la vita da libero professionista ha anche alcuni svantaggi:

  • Non hai un’entrata fissa: non avendo lo stipendio previsto ogni mese, dovrai riuscire a gestirti le spese in base a quanto riuscirai a guadagnare con le sole tue forze.
  • Lavori di più: dimenticherai le classiche 8 ore di lavoro giornaliere a favore di molte più ore “perché tanto posso lavorare quando voglio”.
  • Gestione della contabilità: dovrai assicurarti di pagare ( e farti pagare ) in tempo, tenere le fatture, gestire tutta l’importante questione dei soldi.
  • Dovrai imparare a gestire i clienti che non pagano.

Lavorare come libero professionista: gli aspetti da considerare

Se stai pensando di diventare libero professionista, sicuramente ti sarai già sentito dire che la burocrazia è tanta e complessa, che non avrai lo stipendio assicurato ogni mese e che dovrai riuscire a mantenerti in piedi per il tempo di avvio dell’attività – che di solito, è intorno a circa 12 mesi -. Proprio per questi motivi, prima di addentrarsi nel mondo dei freelance, è importante mettere da parte non solo dei soldi che possano aiutarti a sostenerti inizialmente, ma una buona dose di tenacia per far fronte a tutti i problemi che sperimenterai all’inizio della tua attività.

Identificare un mercato di riferimento

Ancora prima di iniziare il tuo iter burocratico, dovrai decidere in quale settore andrai a lavorare, per identificare il tuo mercato di riferimento. In questa fase è importante entrare in un settore che ancora non sia completamente saturo, per avere più possibilità di spiccare tra i tuoi già affermati competitors. La decisione del settore andrà inoltre ad influire sulle questioni fiscali, in quanto determinerà il codice ATECO della tua professione.

Aprire partita IVA

Il tasto dolonte di tutti i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, l’apertura della partita IVA. I settori in cui potresti iscriverti sono davvero tantissimi, proprio per questo è importante farsi seguire da un commercialista per tutto l’iter burocratico previsto. Un errore potrebbe infatti compromettere il futuro della tua attività; meglio mettersi ai ripari già da subito! Mantenere la partita IVA ha ovviamente dei costi, che cambiano in base al regime scelto. In ogni caso, i costi generali di mantenimento sono:

  • IRPEF
  • Iva
  • IRAP (se si è soggetti)
  • INPS
  • Costo del commercialista
  • Eventuali addizionali regionali o comunali

Registrarsi all’albo della propria professione

Se il tuo lavoro lo prevede, per esercitare dovrai essere registrato all’Albo della tua professione (ad esempio nel caso di avvocati, commercialisti ecc…). Questo non è ovviamente uno step obbligatorio per tutti, ma è importante ricordarlo per i lavori che necessitano di un’ulteriore iscrizione.

Trovare i clienti

Uno degli ostacoli più grandi di lavorare per sé stessi è sicuramente quello di doversi guadagnare “la pagnotta” da soli. In un mondo estremamente competitivo, è importante trovare la propria strada anche per quanto riguarda l’acquisizione dei clienti. Creare un proprio brand, una propria identità risulta quindi fondamentale in termini di guadagno. Dovrai sempre chiederti perché le persone dovrebbero acquistare i tuoi prodotti o servizi al posto che prenderli da qualcun altro. Qual è il vantaggio che tu e solo tu puoi fornire? Cerca inoltre di capire fin da subito chi sono i tuoi clienti e sii presente sulle piattaforme che frequentano. Un sito, un profilo social ben avviato possono aiutarti a farti conoscere dalle persone, riuscendo così a farti trovare nuovi clienti.

Quanto farti pagare

I liberi professionisti devono anche fare i conti con i prezzi. Se svalutarsi non è mai una buona idea – sia per te stesso che per tutta la categoria -, anche imporre prezzi troppo elevati potrebbe causare diversi problemi. Tieni sempre presente quali sono le tue spese fisse (ad esempio le bollette, un eventuale affitto dell’ufficio, software che utilizzi per i tuoi servizi, costi vari ed eventuali) e dividile sui tuoi clienti, poi aggiungi anche quello che dovrebbe essere il tuo guadagno. 

Creare una rete di networking

Nessuno cresce da solo, ma sono necessarie collaborazioni con altri professionisti del settore per riuscire a raggiungere la vetta. Assicurati quindi di crearti una rete di contatti “di supporto”, i quali contribuiranno alla tua crescita professionale.

lavorare come libero professionista

Come diventare libero professionista: conclusioni

Ora hai visto tutti gli aspetti più importanti che rispondono alla richiesta “come diventare libero professionista”. Non dimenticare che la chiave principale per avere successo è avere dalla propria parte una forte convinzione su quello che si sta facendo, senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà che potrebbero nascere. V.B. DIGITAL è specializzata nel digital marketing a 360 gradi, realizziamo siti web performanti e piani marketing per lanciare la tua attività.

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