Quando si parla di come combattere l’ansia da prestazione lavorativa, non c’è da scherzare: ogni anno sono sempre di più le persone che ne soffrono e che non riescono a superarla, con conseguenze importanti.
Il luogo di lavoro è il posto in cui passiamo più tempo nell’arco della giornata, per cui quando l’ansia da prestazione da lavoro ci intralcia, finisce per riflettersi e influenzare il modo in cui affrontiamo non solo le questioni lavorative, ma anche quelle personali.
Come combattere l’ansia da prestazione lavorativa: impara a riconoscerla
L’ansia da prestazione lavoro rimane uno dei problemi più comuni e diffusi del mondo moderno, in ambito professionale.
In generale si è portati a pensare che possa colpire solo imprenditori e manager, i quali hanno più responsabilità, si ritrovano a dover prendere scelte difficili e sanno che da queste scelte e dalla buona riuscita del loro lavoro dipendono altre persone.
In realtà l’ansia da lavoro può colpire chiunque indistintamente e indipendentemente dal tipo di lavoro, dall’età e dai caratteri e tratti più personali.
Per questo motivo, prima di valutare i rimedi per come combattere l’ansia da prestazione lavorativa, c’è bisogno innanzitutto di imparare a riconoscerla.
Infatti esistono due tipi di ansia, in generale:
- Ansia fisiologica: nonostante non abbia una buona reputazione, l’ansia può essere anche una buona alleata. Quando si parla di ansia fisiologica, infatti, si parla di quella spinta che si sente quando i tempi per finire un lavoro iniziano ad essere brevi, oppure quando per la prima volta ci viene assegnato un incarico che richiede più competenze e dentro di noi sentiamo quel misto di onore e di sensazione di sfida. In questo caso, l’ansia diventa nostra alleata e ci spinge a lavorare subito, entusiasticamente e in alcuni casi anche meglio! Esistono persone che aspettano solo di avvicinarsi alle scadenze per iniziare il proprio compito, perchè sanno che saranno maggiormente produttive. Non è un’assurdità, tutt’altro. Si tratta di un reale meccanismo fisiologico che ci aiuta nei momenti di necessità, migliorando per un pochino le nostre capacità fisiche (spero non ti sia mai trovato nella situazione di dover scappare da qualcuno, ma se dovesse succedere saresti in grado di correre molto più velocemente e per più tempo) e mentali (di ragionamento, concentrazione, elasticità mentale, lucidità e così via).
- Ansia patologica: questa è invece il tipo di ansia di cui abbiamo tutti paura e a ragion veduta! Quando si soffre di ansia patologica, ogni faccenda ci sembra troppo impegnativa, ci sentiamo inadatti e tutti i problemi, anche i più piccoli si impongono davanti a noi insormontabili e senza soluzioni. In questo caso non si tratta di un meccanismo che ci spinge a far meglio e ci aiuta ad essere più produttivi, al contrario ci porta solo ad autolimitarci e demotivarci. Le giornate sembrano infinite, il tempo che passi in ufficio lo vorresti trascorrere nell’abbraccio del tuo letto e quando la sera torni a casa dopo una giornata lavorativa non hai né voglia né le forze di uscire con il tuo compagno o con gli amici, tantomeno di occuparti della casa!

Ansia da prestazione lavorativa: sintomi
Se ti riconosciuto nel tipo di ansia patologica allora il prossimo passo è quello di cercare di riconoscere i sintomi, prima di capire come combattere l’ansia da prestazione lavorativa.
Anche in questo caso, sono due le tipologie di sintomi riconoscibili che l’ansia dovuta al lavoro può portare: sintomi psicologici e mentali e sintomi fisici.
I sintomi che si possono riscontrare a livello psicologico e mentale sono:
- agitazione,
- angoscia,
- difficoltà di concentrazione,
- fobie,
- frustrazione,
- sensazione di inadeguatezza,
- paura del giudizio dei colleghi,
- perenne preoccupazione,
- paranoia.
I sintomi che si possono riscontrare a livello fisico sono:
- attacchi di panico,
- bocca secca,
- crampi allo stomaco,
- eccessiva sudorazione,
- dermatiti,
- difficoltà a deglutire,
- dolore muscolare,
- insonnia,
- mal di testa,
- respirazione veloce,
- tachicardia,
- tensione muscolare,
- tremori.
La cosa importante è capire che non necessariamente si riscontrano tutti questi sintomi, ma se hai riconosciuto almeno quattro tra questi fastidi, allora è il caso di proseguire la lettura di questo articolo e capire come combattere l’ansia da prestazione lavorativa.

Ansia da prestazione lavorativa: rimedi
Come prima cosa è importante capire da dove arrivi la tua ansia da prestazione lavorativa: potresti averla sviluppata “da solo”, pretendendo da te sempre di più fino a sentirti oppresso. Oppure potrebbe essere stata insinuata nella tua mente da un titolare dispotico, un collega inopportuno o qualsiasi altra persona interna al tuo ambiente lavorativo e sociale che ti ha fatto sentire inadeguato.
Se il tuo è il secondo caso, allora non c’è altro rimedio se non quello di affrontare la situazione, certo che non è così semplice a farsi come a dirsi.
In entrambi i casi, infatti, il cambiamento inizia da te e sarai solo te l’unica persona che può aiutarti a stare meglio. Recuperare autostima e imparare a capire quanto vali è la base della guarigione.
Quando si tratta di ansia da prestazione lavorativa più radicata, inoltre, è importante parlarne e iniziare un percorso con un terapeuta, ma ricorda che in ogni caso, esistono dei semplici metodi per riuscire a tenere sotto controllo il fastidio.
- Organizza la tua giornata: che sia solo un’organizzazione a livello mentale o una vera e propria tabella di marcia, l’importante è iniziare la giornata lavorativa avendo le idee ben chiare. Quando entri a lavoro sai bene a che punto sei e saprai così anche a che punto sarai a fine giornata. Ovviamente questo non deve essere motivo di angoscia ulteriore, per cui non importi tempistiche eccessivamente strette e considera anche dei momenti di pausa. In questo modo ti renderai pian piano conto che hai tutto il tempo per poterti dedicare a ogni consegna e affronterai tutto in maniera più positiva e con più fiducia.
- Lascia andare: ricordarsi che non sempre tutto può essere tenuto sotto controllo è importante per riuscire ad affrontare gli imprevisti con la serenità e la lucidità necessarie. Questo migliorerà anche la qualità del tuo lavoro e ti aiuterà a recuperare fiducia in te stesso più velocemente, il che ci porta al prossimo consiglio.
- Riacquista fiducia nelle tue capacità: a chiunque capita di sbagliare, ma ricorda che gli errori li commette solo chi si rimbocca le maniche! Probabilmente ti sembrerà di aver commesso più sbagli di chiunque altro nel tuo ambiente lavorativo, ma puoi credermi quando ti dico che non è così. La differenza è nel modo in cui vengono affrontati gli errori e dall’importanza che gli si dà. Se quando commetti uno sbaglio, questo ti crea panico, allora la tua mente si offusca e ti sembrerà di aver fatto qualcosa di irreparabile; al contrario, se avrai la lucidità di capire che un errore è cosa comune e che c’è sempre una soluzione, potrai rimediare in poco tempo e in maniera ottimale, riacquistando fiducia in te stesso. Non perchè non hai sbagliato, ma perchè sei stato in grado di risolvere il problema, queste sono le vere capacità!
- Concediti pause e premiati: ogni tanto ci si dimentica di pensare a sé stessi, ma soprattutto quando si parla di lavoro è giusto prendersi una pausa quando ci si rende conto di essere stanchi, così come è più che lecito prendersene una dopo aver affrontato una questione particolarmente importante o impegnativa, per gratificarsi e premiarsi. Anche in questo caso riuscirai a maturare più coscienza di te e del tuo valore, riacquistando la forza e la fiducia che ti aiuterà a migliorare il modo in cui affronti l’ambiente lavorativo.
- Si lavora per vivere, non il contrario: si pensa che se il lavoro che fai ti appassiona, allora è più semplice e ti sembrerà più naturale impegnarti, ma non è proprio così. Quando mettiamo un certo tipo di impegno, entusiasmo e passione nel nostro lavoro, può capitare che la linea che divide sfera lavorativa e sfera personale e privata si assottigli fino a svanire. In questo caso ti ritroverai a non staccare mai davvero dalle tue mansioni in ufficio, le porterai a casa, rimuginerai, sarai perennemente in cerca di nuove idee, strategie e soluzioni. Questo ti porterà lontano dai tuoi affetti e non ti darà la possibilità di goderti al meglio il tempo libero. Inoltre, se non riuscirai a staccare dal lavoro anche mentalmente non appena uscirai dall’ufficio, il giorno dopo quando rientrerai scoprirai di non avere le forze mentali per poter svolgere al meglio le tue mansioni.
Spero che questi consigli possano davvero esserti utili, in generale ricorda che il modo migliore per allontanare l’ansia da prestazione a lavoro è la soddisfazione che ne deriva. Se sei un imprenditore e vuoi avere un business di successo organizza le tue strategie di marketing e chiedi aiuto a dei professionisti del settore.