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Clubhouse App: come funziona il social più chiacchierato del momento
Clubhouse App è sicuramente il social del momento, tanto chiacchierato in bene quanto in male, a causa delle accuse di violazione della privacy. Ma come funziona esattamente? Innanzitutto, dobbiamo dire cos’è e qual è il meccanismo con il quale lavora: Clubhouse è una piattaforma che si basa interamente sullo scambio di chat audio, restando così a metà tra i messaggi vocali di Whatsapp e la fruizione di un podcast. Per entrare e partecipare alle conversazioni è previsto l’invito e per questo risulta essere un social molto più “esclusivo” rispetto ai suoi colleghi.
Come funziona Clubhouse
Il funzionamento iniziale della piattaforma è in realtà molto semplice; basta scaricare l’applicazione – è infatti disponibile sono per mobile – e creare un profilo, inserendo i classici dati e la propria foto ed il gioco è fatto. Il passo successivo sarà entrare in una conversazione e qui sarai davanti ad una scelta: potrai decidere di partecipare attivamente oppure di restare solo un semplice uditore, usando la chat proprio come se fosse un podcast tenuto da più persone.
Clubhouse è organizzato in stanze in cui gli utenti si ritrovano per parlare di un determinato argomento. Ogni stanza è moderata da un admin, che ha il compito di vigilare sulle conversazioni e assicurarsi che non si sfoci in argomenti vietati ( come violenza, odio razziale, omofobia… ) e, una volta che il discorso viene portato a termine, la stanza stessa scompare, insieme a tutti i suoi partecipanti e ai relativi messaggi. Clubhouse è stata accusata di passare informazioni ad governo cinese, nonostante la privacy sia presa piuttosto seriamente: non è possibile infatti registrare o condividere gli audio che vengono inviati sulla piattaforma.
Le stanze si dividono in tre grandi macro – categorie:
- Open: aperte a tutti coloro ai quali interessa l’argomento trattato ( ovviamente ci si riferisce ad utenti con un profilo )
- Social: quindi riservate solo alle persone che vi seguono e che seguite anche voi;
- Closed: stanze private a cui si accede solo tramite ulteriore invito.
Se entri in una stanza a conversazione già iniziata, non potrai recuperare quanto detto in precedenza, ma l’app ti aiuta mostrandoti una panoramica degli appuntamenti previsti nel corso della giornata, così che tu possa essere sempre puntuale. Gli interneventi alla conversazione avvengono su richiesta; nella stanza è infatti presente l’icona di una mano, da cliccare per richiedere al moderatore la parola e poter essere sentito da tutti i partecipanti. Ovviamente puoi lasciare la conversazione in qualunque momento facendo click sull’icona dedicata.
Le regole di Clubhouse
Come tutti i social, anche Clubhouse ha delle policy che ne permettono il buon utilizzo:
- Per potersi iscrivere bisogna essere maggiorenni, entrare con il proprio nome e cognome, confermando l’identità;
- Non si possono registrare i messaggi;
- Alcuni argomenti come l’incitamento all’odio, gli abusi, il cyberbullismo e l’omofobia sono ampiamente condannati dalla piattaforma e non possono essere trattati;
- Ogni stanza deve avere tre figure importanti: il moderatore, gli speaker e gli ascoltatori. Questi ultimi possono decidere se e quando intervenire accendendo il proprio microfono;
- Ogni partecipante della stanza può, in qualunque momento, segnalare alla piattaforma argomenti vietati o comportamenti scorretti, aprendo così un’indagine più approfondita.
Le stanze dei VIP
Clubhouse è un social che ha risvegliato l’attenzione anche di personaggi famosi, i quali si sono iscritti per parlare del proprio settore di riferimento – o forse solo per trovare nuovi spunti di business -. Il più noto è sicuramente Elon Musk, co-fondatore di Tesla e “colpevole” di aver attirato l’attenzione del social anche in Italia. Tra i nomi internazionali presenti sulla piattaforma troviamo anche Ophra Winfrey e Drake, mentre per quanto riguarda l’Italia Michelle Hunziker, Levante e Fiorello sono tra i primi personaggi conosciuti ad utilizzare l’app.
Clubhouse piace particolarmente anche ai marketers, che non si sono fatti sfuggire la possibilità di fare brand awareness, raccontando sé stessi e il loro lavoro sul nuovo social. Se questa piattaforma sarà destinata ad espandersi, ancora non ci è dato saperlo, ma sicuramente rappresenta un ottimo modo per allargare il proprio network e farsi conoscere!
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